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BLACK OATH
"Black Oath"
Subject To Suffering - 2009

Un coro simil liturgico introduce "Black initiation", primo brano di questo mini album (25 minuti di durata) di debutto per i BLACK OATH, trio lombardo dedito ad un doom metal dall'alto tasso orrifico e sepolcrale.
La base musicale di stampo primi Cathedral (per la lentezza delle composizioni) e Candlemass (la voce in certi toni echeggia quella di Messiah Marcolin, senza però volerne raggiungerne la teatralità) è qui ammantata da un umore occulto tipico di una certa scuola italiana, portando il tutto ad un'atmosfera cimiteriale/esoterica echeggiante i mostri sacri della storia del suono arcano italico.
Tutto il mini album si attesta su buoni livelli, e mi preme citare la conclusiva "Tha hanged witch", un inno alle tenebre che non avrebbe sfigurato in "Land of mystery", disco culto dei veronesi Black Hole.
Un unico appunto che mi sento di muovere al gruppo è quello del limitato utilizzo delle tastiere (fondamentali invece, e lo dice anche la storia del genere,  in questo tipo di proposta sonora), troppo poco presenti nell'economia delle canzoni; la sopracitata "The hanged witch", in particolare, avrebbe a mio avviso un fascino raddoppiato con l'ausilio di esse, e chissà che magari in futuro il trio non ne registri una nuova versione ascoltando i suggerimenti del sottoscritto.
Per il resto, nulla da eccepire su questo dischetto, che ci consegna un gruppo di nuova generazione che non fa nulla per nascondere il proprio amore per le radici del dark sound italiano, ed anzi porta avanti un discorso musicale che da sempre giace nascosto in una cripta, ma non ne vuole sapere di esalare il suo ultimo respiro.
Il CD è richiedibile direttamente al gruppo; gli amanti dell'oscurità si facciano avanti.
- MARCO CAVALLINI -