Progetto venuto fuori dal nulla e creato da membri di gruppi della scena black
metal tedesca (Lunar Aurora e Nocte Obducta), che nulla o comunque pochissimo
ha a che fare con le sonorità estreme.
Siamo invece di fronte ad un bellissimo disco di psichedelia nera come la pece
mista a soluzioni spacerock, musicalmente confezionato con un gusto prog e
declamato da un cantato gotico che si esprime in tedesco, rendendo ancora più
greve l’atmosfera.
Un disco del genere, concepito da un gruppo italiano (e magari cantato nella
nostra lingua) attirerebbe subito le attenzioni della Black Widow Records e dei
tanti fans delle sue releases.
Ottime tutte le canzoni, tra le quali valgono una citazione particolare “Sternenzrstòrer” (quello che potrebbero essere i Porcupine Tree in preda ad
allucinanti incubi), “Die sekunden zwichen schlafen und wacken” (spacerock ad
altissimo tasso lisergico) e la ballata crepuscolare “Ballad von der verlorenen
kindheit”.
Davvero notevole.
- MARCO CAVALLINI -