I Witchfield sono la nuova creatura formata da Thomas Hand Chaste (Andrea
Vianelli), il batterista della prima storica line up dei Death SS, quelli
dell'accoppiata Paul Chain e Steve Sylvester.
Il nostro torna oggi in pista e lo fa nel migliore dei modi, avendo anche scelto come compagni d'avventura alcuni membri dei grandi L'Impero delle Ombre, gruppo del quale si avverte la 'presenza' all'interno del disco.
Visti il passato di Thomas ed i musicisti coinvolti nel progetto, è facile intuire che ci troviamo in campo dark sound, precisamente un doom metal dal gusto polveroso di sapore Saint Vitus, con un feeling tipicamente italiano ad adornare il tutto. Il passo è lento e perfetto per accompagnare atmosfere dal gusto arcano ed orrorifico, come ben evidenziato dalla lunga "The Mask of the Demon" (capace di un'atmosfera da tregenda) e dall'ottima "I Curse My Fate", forse il brano più rappresentativo dell'album.
Largo spazio viene dato alle fughe ed agli intrecci di chitarra, supportati da una sezione ritmica precisa e dagli azzeccati inserti di tastiere (suonate egregiamente dallo stesso Thomas). "Void in the Life" vede protagonista il flauto dell'ospite Clive Jones (Black Widow), mentre "Inquisitor" (cover del famoso brano dei Death SS) suona ancora meglio dell'originale, aiutata come è da un feeling seventies perfetto per l'occasione. Infine, "Imagination Vortex" ricorda la scuola Mercyful Fate, specie nel finale dove le chitarre 'duellano' fra di loro lungo note ed atmosfere da brivido.
Un gruppo/progetto degno erede della scuola italiana dedita al dark sound mistico/esoterico.
- MARCO CAVALLINI -