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WELTSCHMERZ
"Il dolore del mondo"
maggio 1994
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Risponde Anthony Duman, titolare del solo project

Quando nasce il progetto Weltschmerz?

A livello di intenti il progetto Weltschmerz è nato nel 1989, subito dopo lo scioglimento della mia precedente band, i Monumentum; tutto si è però sviluppato molto lentamente nel corso degli anni, quindi realmente e fisicamente il progetto è nato solo nel Gennaio 1994 con la realizzazione del demo d'esordio "Metapsychical Baroque".

Quale è il significato del termine Weltschmerz?

In tedesco la parola Weltschmerz significa letteralmente "Il dolore del mondo"; io la interpreto come un senso di profonda nostalgia per l'Infinito, un tuffo nei lati più ignorati della nostra condizione in relazione all'intero universo.
In questo senso, la musica assume una valenza complementare relativamente all'obiettivo primario del progetto Weltschmerz che è e rimarrà sempre la diffusione di determinate idee, comprensioni ed impressioni che potrebbero contribuire all'evoluzione interiore dell'uomo verso livelli superiori di consapevolezza e conoscenza.

"Metapsychal Baroque" è decisamente oscuro; sei attratto dal lato nero dell'esistenza?

L'oscurità e la tristezza della musica di Weltschmerz rispecchiano, a mio avviso, la condizione dell'animo umano attuale; non mi sento attratto dal lato nero della vita o dal "male" in generale ma, al contrario, voglio combatterlo, prima di tutto in me stesso, tentando di esaminarlo senza pudori e falso ottimismo.

Ho conosciuto il tuo progetto leggendo del demo su una rivista metal, ma ad essere sincero, di metal non ne ho sentito molto, ed in effetti anche la recensione metteva in guardia circa l'atipicità del prodotto.

Non ho mai considerato Weltschemrz un gruppo metal; fin dalla sua nascita il progetto ha rappresentato, musicalmente parlando, la valvola di sfogo della mia passione per la musica dark/gothic in generale (specialmente per gruppi come primi Christian Death, Bauhaus, Death In June, ecc.). L'unica influenza metal che puoi sentire nei Weltschmerz è quella degli svizzeri Celtic Frost del periodo "To mega therion"/"Into the pandemonium", due albums fondamentali per la mia crescita musicale e che comunque è alquanto riduttivo etichettare come dischi metal .
Comunque, ho effettivamente spedito la cassetta anche a riviste metal e nonostante il mio scetticismo iniziale tutte ne hanno parlato egregiamente; ma il metal nel progetto Weltschmerz non è che una piccolissima parte del cammino sonoro intrapreso. Le nuove canzoni che sto componendo in questo periodo sono ancora più sperimentali rispetto a quelle del debut demo; di metal non è rimasto praticamente quasi nulla.

A cosa si ispirano le liriche?

A degli stati di coscienza superiori; ti consiglio di leggere  "I canti di Maldoror" di Lautreamount o, meglio ancora, "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" di Ouspensky, in assoluto il libro più importante della mia vita.

Quali bands italiane ritieni meritevoli di attenzione nel genere?

Ritengo straordinari e fondamentali (per qualità e importanza storica) i primi dischi di Paul Chain, una fonte d'ispirazione continua per il sottoscritto. Inoltre consiglio i romani Arpia, i Dead Relatives, i Black Rose e, anche se sembrerò immodesto, i miei ex Monumentum; eccetto i primi, sono tutti gruppi che, purtroppo, si sono fermati alla realizzazione di demos ormai introvabili, credo

A cosa è dovuto lo scioglimento della tua band precedente, i Monumentum? 

Ci siamo sciolti nel 1989 subito dopo la realizzazione del demo "Museaum Hermeticum".
Il motivo principale è il fatto che avevamo delle personalità troppo forti, in perenne conflitto e contrasto, soprattutto negli ultimi tempi di vita del gruppo. Non potevamo andare avanti a lungo, in fondo forse non eravamo nemmeno veramente amici, è triste da dire ma è così.
Un ex membro del gruppo, Roberto, sta tentando di incidere qualcosa ancora a nome Monumentum, ma non sono più la stessa cosa, tutto è cambiato rispetto allo spirito originario che animava il progetto ed anche la formazione è differente.

- MARCO CAVALLINI -