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ELECTRIC WIZARD
"Il Nero Stregone Elettrico"
Febbraio 2006
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In occasione del concerto (assieme a Cathedral e Grand Magus) di Bassano Del Grappa del 17 Febbraio ho avuto l'occasione di conoscere/incontrare Justin Oborn, leader della cult band Electric Wizard. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata, avvenuta prima e dopo il concerto.

Come sta andando il tour?

Molto bene; davvero non mi aspettavo un così alto riscontro di pubblico come abbiamo invece avuto finora durante questo tour europeo. Ci sono state date con pochissimi spettatori ed altre invece dove i locali, pur se di grandi dimensioni, erano stracolmi di gente. La cosa più gratificante è stata comunque vedere la reazione dei fans ad ogni nostra performance.

Credo che i vostri fans vadano oltre il tipico concetto di ascoltatore di musica. Con voi, o vi si ama o vi si odia, non credi?

Certo, hai ragione. Soprattutto il doom metal richiede una buona dose di "appartenza" ai propri fans. Non basta essere semplici ascoltatori, è più come sentirsi membro di un circolo, capisci? Anche io quando ero giovane e ascoltavo certi gruppi e sonorità mi sentivo come appartenente ad un qualcosa.

Ho notato che stasera, hai cambiato qualche strofa delle canzoni. E' un fatto che accade ad ogni concerto?

Hey, ma hai studiato Electric Wizard a scuola? Sinceramente non mi ricordo di questa cosa, ma può essere vero ciò che mi dici. Mi capita a volte di "improvvisare" le parole sul palco, in quanto sono spesso flippato quando salgo on stage. Non credo che sia fondamentale, dato il genere che eseguiamo, seguire il corso delle parole. Quello che più ci interessa è stordire i sensi degli ascoltatori, suonando il più lenti e pesanti possibile.

Stasera ci siete riusciti alla grande?

Grazie. Con la formazione a quattro è diventato tutto molto più semplice e compatto allo stesso tempo. La presenza di Liz (Buckingham, la chitarrista ritmica) mi permette di sperimentare nuove soluzioni on stage, lasciandomi sfogare in lunghe pause psichedeliche mentre lei continua a macinare heavy riffs. Sono molto soddisfatto dell'attuale formazione degli Electric Wizard, credo sia in assoluto la migliore della nostra carriera.

"We live" risale al 2004. State componendo nuovo materiale?

Si, abbiamo già pronte diverse songs per il prossimo disco. Ripeto, con questa formazione sto veramente bene ed ora non sono più l'unico a portare idee in fase di composizione, ma tutto il gruppo contribuisce alla stesura delle canzoni. Se tutto va come previsto terminato il tour ci prenderemo un break e poi registreremo il nuovo album in estate (Luglio/Agosto) e crediamo verrà poi pubblicato nel Novembre 2006.

Che direzione avranno le nuove songs?

Il nuovo materiale è, per certi versi, parecchio sperimentale. Ci saranno soluzioni mai adottate prima, sempre comunque non rinnegando il nostro classico stile heavy; questa è la base del suono Electric Wizard, una cosa alla quale non si sfugge. Le ultime canzoni che stiamo arrangiando sono da un lato molto psichedeliche e dall'altro pesantissime. Volendo fare un paragone posso dirti che rimandano in qualche modo all'EP "SuperCoven", il quale conteneva contemporaneamente una delle nostre songs più heavy ("SuperCoven", appunto) e una delle più sperimentali ("Burnout").

La Rise Above ha diffuso poco tempo fa una nota nella quale erano annunciate le ristampe dei vostri album in versioni DigipackCD e vinini limitati con bonus tracks. E' vero?

Si; queste ristampe avrebbero dovuto essere già pronte prima dell?inizio di questo tour (i fans ce le chiedono ad ogni concerto), così avremmo potuto venderle direttamente ad ogni show. Purtroppo sono sorti problemi di grafica e credo che saranno pronte per Marzo/Aprile. Saranno ristampati tutti gli albums degli Electric Wizard, oltre a un CD contenente il materiale registrato dagli Eternal/Thy Grief Eternal e dai Lords Of Putrefaction, le mie due bands precedenti ai Wizard. Le bonus tracks consisteranno in materiale inedito (proveniente da vecchie sessions) mai pubblicato finora.

Quali sono stati, economicamente ed artisticamente parlando, i lavori più gratificanti della carriera degli Elecrtic Wizard?

Economicamente nessuno, dato che a malapena copriamo le spese di registrazione/produzione dei nostri lavori. Se avessimo voluto guadagnare con la musica non ci saremmo certo messi a suonare lysergic doom. Artisticamente, sono molto fiero di tutti i dischi dei Wizard (ma detesto la produzione del nostro primo album), ma ho un feeling particolare con "DopeThrone", forse dovuto al fatto che è stato pubblicato al termine di un periodo nerissimo per la band, anni in cui abbiamo più volte pensato di scioglierci e mollare tutto, credimi.

C'è qualche band che ti ha colpito particolarmente in questo ultimo periodo?

Non ascolto molte bands nuove ultimamente, non ne ho il tempo. Spesso dopo i concerti incontro ragazzi che mi danno i cd delle loro band chiedendomi di ascoltarli e dargli un mio parere ma, molte volte, quando ripartiamo sul tour bus si ha solo voglia di silenzio e di riposo, credimi. Al massimo, quando siamo in tour si ascoltano molto più volentieri i soliti classici coi quali siamo tutti cresciuti, non concordi? E poi non sopporto tutti questi gruppi di recente formazione che dichiarano di essere cresciuti con i suoni dei gruppi degli anni '70. Ma chi vogliono prendere per il culo? Ormai è una moda dichiarare i gruppi seventies fra la proprie influenze, quasi si abbia timore a dire che non si ascoltano i grandi del rock. Io stesso apprezzo Black Sabbath, Budgie, Captain Beyond, ma solo un imbecille ascoltandoci potrebbe ritrovare le sonorità di questi gruppi. Sono cresciuto coi suoni di bands come HellHammer/Celtic Frost, Venom, Bathory e Possessed e mi sembra più evidente la loro influenza che quella di bands tipicamente seventies; almeno, questa è la mia opinione.

- MARCO CAVALLINI -