..:::SPECTRA:::... home Interviste Recensioni Playlist SAD SUN MUSIC Links Shop Contatti

 

DPERD
"La Fabbrica Dei Sogni"
Marzo 2016
............:::::::::::............

Risponde alle domande Carlo Disimone, polistrumentista della band.

Volete presentarvi ai lettori del sito?

Ciao, i Dperd sono un duo formatosi nel 2002. Valeria alla voce e piano, mentre io (Carlo) mi cimento su piano, organo, chitarra, basso e percussioni. Entrambi proveniamo da un' altra band degli anni novanta, che si chiamava Fear of the Storm. Siamo siciliani, anche se viviamo in un posto che si discosta dall' idea di sole e mare, che automaticamente viene in mente quando si pensa alla Sicilia. Enna, infatti, è una cittadina arroccata su di un monte solitario, con la nebbia 200 giorni l' anno e un freddo cane d' inverno.

Potete spiegarmi il significato del vostro monicker?

Nel 2002, quando stavamo preparando il sito web, non avevamo ancora scelto il nome del gruppo. Mentre scherzavamo, con il mio amico web master, sul fatto di usare le due "D", simboleggianti le iniziali del nostro cognome da "coniugati". E' venuta fuori questa parola così strana, piena di consonanti per il nostro orecchio italico e assolutamente priva di significato, che la scelsi subito. Negli anni, però, avrei cambiato nome almeno un migliaio di volte, perchè ogni qualvolta devo dettare l' indirizzo e-mail per telefono a qualcuno, è un'impresa!

Il nuovo album. Quali le maggiori differenze rispetto al passato e cosa invece lo lega ai precedenti?

Lo lega ai precedenti il fatto che siamo sempre gli stessi componenti, eh,eh ! Però, la grande differenza a livello sonoro è stata l' introduzione dell' e-bow già in "Kore", l'album precedente a "V", che ha soppiantato, rispetto a "3Non", "Regalerò il mio tempo" e "Io sono un errore" gli atri suoni di tastiera... Rimangono soltanto il pianoforte e l' organo....Su "Kore" avevo eliminato quasi tutti i suoni di tastiera in fase di mixaggio. Su "V" non li ho registrati fin dall' inizio.

Come mai la scelta di così tanti brani cantati in inglese in questo disco? Quando avete capito che sarebbe stata una scelta azzeccata?

L' utilizzo dell' italiano è una necessità, in quanto Valeria odia cantare in una qualsiasi lingua straniera. Riguardo ai brani in inglese ai quali ti riferisci, sono più che altro dei vocalizzi, dove le parole pronunciate sono veramente poche. Su un paio di brani i titoli li abbiamo scelti, perchè i vocalizzi in certi momenti ricordavano proprio quelle parole, con le quali abbiamo intitolato, poi, quelle stesse canzoni.

In alcuni brani la chitarra elettrica pare avvicinarsi a certi lidi tipici del dreampop. Conoscete e apprezzate questo genere musicale?

Lo conosciamo e apprezziamo, anche se a volte mi risulta ostico in certi passaggi ed in certi arrangiamenti. Sensazione che riscontro, anche, nell' ascolto del cosiddetto post rock: le scena islandese per intenderci...Entrambi sono generi che ascoltiamo volentieri, ma ascoltiamo anche generi musicali "insospettabili", come il progressive rock......La wave è la musica con la quale siamo cresciuti.

La copertina e tutto l’artwork sono davvero belli e intriganti. Date molta importanza al lato grafico delle vostre releases?

Pensiamo che la cosa veramente importante di un disco sia il contenuto musicale dei brani, l' aspetto estetico degli album è sempre secondario: ho, tra i miei ascolti, dischi con copertine orribili....Il nostro progetto grafico è merito della label: il plauso all' impegno va a Francesco di My Kingdom Music; siamo contenti che anche a te sia piaciuto.

Cinque albums in dieci anni. Quando capite che è giunta l’ora di pubblicare nuovo materiale? Continuate a comporre ininterrottamente anche appena un album è appena uscito?

La composizione avviene all' improvviso e molte volte l' incipit di un brano accade in modo del tutto casuale. Tra la data di pubblicazione di un disco dopo il mixaggio dello stesso, intercorre un lasso di tempo, che può essere anche di svariati mesi. Dipende anche dagli impegni produttivi della label. Io dopo il completamento di un lavoro ho un periodo di refrattarietà, quasi d' avversione, che mi porta a non toccare uno strumento anche per svariati mesi. Per fare un esempio: abbiamo completato il master di "V" alla fine dell' estate, l' album sta uscendo alla fine dell' inverno ed io ho avuto di nuovo la voglia di riprendere in mano gli strumenti, soltanto la settimana scorsa......Prima ho cambiato le corde alle chitarre e al basso, però, eh,eh !

Eravate attivi fin dai primi anni ’90 col vostro precedente gruppo Fear Of The Storm. Rimpiangete quegli anni in cui i contatti e le informazioni si scambiavano via lettera, telefono e i contatti erano quindi più lenti ma di sicuro più “umani” e diretti rispetto ai tempi odierni?

Moltissimo, se avessi la bacchetta magica ritornerei immediatamente a quel periodo, cambiando pure qualcosina...., eh,eh ! Tra l' altro dato che in questo momento abbiamo ripreso i contatti con gli altri due componenti dei Fear of the Storm, grazie al box che uscirà a maggio, la nostalgia è stata tantissima! A volte, mentre riascoltavamo i vecchi brani che abbiamo rimasterizzato, non ti nascondo che qualche lacrima ci ha rigato le gote..... É stato molto emozionante!

A proposito dei Fear Of The Storm. La vostra label, My Kingdom Music, pubblicherà a breve “Madness Splinters” contenente l’intera biografia più inediti del gruppo, il tutto confezionato in un elegante box. Volete parlarmi di questa release? Immagino ne sarete orgogliosi e soddisfatti.

Lo siamo, eccome!!...Dell' uscita di questo box, ne stavamo parlando già da qualche tempo con la label. Quest' anno, però, ricorre il ventennale della registrazione del full lenght album che non vide mai la luce e che segnò la fine dei Fear of the Storm. I brani di quest' ultimo saranno contenuti nel box di tre cd, che dovrebbe uscire a maggio, assieme a quelli del demo tape del '91 i due tape albums del '92 e '93 ed il mini cd del '95. Altra ricorrenza, sono i dieci anni dal primo album dei Dperd, come ricordavi tu prima.

Cosa, quanto rappresenta per voi la musica? Riuscite ad immagine le vostre vite senza di essa?

Quando i Fear of the Storm cessarono di esistere, cosa che non è avvenuta da un giorno all' altro, ma che si è concretizzata e resa palese in modo definitivo, intorno al 98-99, ho attraversato un periodo senza realmente suonare. Ho collaborato con altre band locali, senza davvero amare quello che facevo. Ho attraversato il momento più brutto della mia vita artistica e come se non bastasse ho avuto anche seri problemi lavorativi, che mi hanno reso infelice, anche nella vita di tutti i giorni. Adesso, con il senno di poi, mi rimprovero di non aver fatto, allora, tutto quello che era in mio potere, per cercare di portare avanti i Fear of the Storm..... Nel 2000, risolti i problemi lavorativi e con una ritrovata serenità, si è fatto sentire ancora più angosciante il "vuoto artistico" . Ci sono voluti un paio d' anni ancora, per trovare nuovi equilibri in formazione a due, dopo che per molto tempo abbiamo suonato in formazione a quattro. Oggi non riuscirei più a fare a meno della mia sala d' incisione, se si esclude il periodo "refrattario" fisiologico.....eh,eh !

Quali altre forme d’arte avreste voluto abbracciare se non vi foste riusciti ad esprimervi attraverso l’attività musicale?

Con Valeria condividiamo anche la passione per la lettura e le arti figurative: lei ama il disegno sfumato con matita e carboncino e si è cimentata, con godibili risultati, anche nella pittura ma, essendo una persona iperattiva, con incapacità a mantenere la concentrazione per un tempo superiore al quarto d'ora, non credo che ripeterà l' esperienza! <>, dice... A me piace, invece, il disegno dal tratto forte di stampo fumettistico. Mio grande amore è il fumetto americano dagli anni '40 ai '70.

Grazie per l’attenzione. A voi le parole finali.

Grazie a te Marco, per la tua gentilezza e grazie anche a chi vorrà leggere quest' intervista.

- MARCO CAVALLINI -